Eventi

Alcuni sono veri e propri uragani, altri leggeri e semplici refoli.
Ognuno con il proprio spirito, la propria forza, il proprio carattere, la propria funzionalità.
Gli eventi soffiano da ogni punto cardinale.
Aleggiano gli eventi musicali, gli eventi cinematografici, gli eventi teatrali, gli eventi sportivi; spirano gli eventi aziendali commerciali, promozionali e di comunicazione; soffiano gli eventi pubblici e tirano gli eventi istituzionali; spifferano gli eventi privati. Tutti insieme da nord, est, ovest, sud formano la rosa degli eventi.
Alcuni sono veri e propri uragani, altri leggeri e semplici refoli. Ognuno con il proprio spirito, la propria forza, il proprio carattere, la propria funzionalità.Tutti noi siamo oramai pervasi (chi travolti e chi appena sfiorati) dagli eventi che accompagnano ogni giorno la nostra vita più ancora della nostra professione. Basta sfogliare un quotidiano per rendersene conto.
Ogni pagina è ricca di eventi (politici, spettacolari, sportivi, culturali, artistici, mondani, sociali, etc…) che ci coinvolgono come attori o come spettatori. L’evento ci pone a contatto, ci mette in relazione, ci accomuna, ci tocca da vicino, ci emoziona, ci stupisce, ci conquista, ci fa sentire vivi e reali, ci permette di essere individui oltrechè meri consumatori o acquirenti.
Ed ancora, l’evento è poliedrico, duttile, malleabile, interattivo, empatico, funzionale, glocal e non invasivo. L’evento è il diamante della comunicazione e la pietra più preziosa del marketing aziendale. E’ il diamante dalle mille sfaccettature valoriali e funzionali. L’evento, in tutte le sue molteplici varianti, è il mezzo di comunicazione “principe” che meglio si adatta alle numerose esigenze di una impresa che deve comunicare la propria filosofia (mission e vision), i propri prodotti/servizi, il proprio management, o che deve rafforzare la propria immagine ed aumentare la propria visibilità, acquisendo anche lustro istituzionale. Inoltre, contemporaneamente, è lo strumento proattivo di marketing più efficace e flessibile per coinvolgere, conquistare, fidelizzare e relazionare con il pubblico di riferimento, trasferire valori e benefit, implementare il posizionamento di un marchio, rafforzando sia la brand awarness sia il brand building, raggiungendo anche cluster refrattari.Con l’evento si sono capovolti i canoni di approccio azienda-target: non è più quest’ultimo che va verso il prodotto, ma è, finalmente, il prodotto che va verso il consumatore, gli tende la mano, desidera conoscerlo da vicino. Il brand incontra il suo pubblico e si mette in relazione con lui, più che one-to-one diremmo one-to-each, per meglio interpretare e conoscere i suoi specifici bisogni esigenze, necessità, aspettative e desideri.Ciò al fine, naturalmente , di vendere meglio e di vendere di più.

 

Questa pagina è realizzata grazie agli stralci di un testo trovato in Rete, di un autore sconosciuto.